Calza della Befana a Quercia di Aulla

La Calza della Befana di Quercia

Calza della Befana a Quercia di Aulla

Una calza da record, realizzata da alcuni soci della Pro Loco e decorata a mano dall’artista Almo del Sarto: tutto questo è la calza della Befana di Quercia. Con i suoi 25 metri di lunghezza è entrata nel 1989 nel Guinnes dei primati e continua negli anni a deliziare quanti visitano il borgo di Quercia in occasione dell’Epifania.

La manifestazione si svolge ogni anno dal 1982, ha il suo inizio il 5 gennaio alle ore 20.30 con una serata di riflessione e preghiera sul tema della pace. Dopo la funzione religiosa tutti si recano in processione nel paese con la piccola statua del bambin gesù di Praga. Poi i bambini si recano in piazza dove si trovano le armi giocattolo e le spaccano con forza, sotto ai piedi. Un momento significativo, per dire no a tutte le guerre.

Il giorno della befana, dopo la Santa Messa alle 11.00, i bambini girano per le vie addobbate con calze e scope, ricevono una calza dalla Befana, visitano la sua casa animata da folletti pazzerelli, lanciano in aria i palloncini con i messaggi augurali e alle ore 15.00 assistono all’arrivo del Re Magi.

La manifestazione è animata da trampoliere, giocoliere, mangiafuoco e truccabimbi, per il ristoro sono disponibili sgabei, crepes e vin brulè.

Tutta la magia della Befana di Quercia si può ritrovare nei versi ad essa dedicati da Roberta Rossi

Aneddoto raccontato da Nello Chiappini

Era domenica 2 gennaio del 1994 e di primo pomeriggio siamo partiti con alcune automobili, la destinazione era Roma in quanto il mattino successivo saremmo stati ospiti della trasmissione di Uno Mattina.

La calza nuova fiammante, che nessuno aveva ancora visto, viaggiava su un furgone con il suo decoratore il pittore Almo Del Sarto, ritrovo a Roma dove avevamo appuntamento con Michele.

Essendo originario di Roma aveva organizzato una cena in Trastevere nel ristorante di un signore che aveva girato un film su Garibaldi, vi posso garantire tal quale, a seguire abbiamo fatto un giro in Trastevere e poi subito in Hotel, considerato che dovevamo essere di buon mattino negli studi di Rai Uno.

Come da programma ci rechiamo presso Saxa Rubra, entriamo negli studi di Uno Mattina e, seguendo le loro indicazioni, disponiamo la calza per le riprese e le interviste.

Avevamo portato anche altri prodotti tipici, focaccia, torte e altro che ora non ricordo bene, noi eravamo tutti un pochino timidi, quasi impauriti, per la prima volta in uno studio televisivo!

Tutto va per il meglio, vogliono fare una ripresa fuori dagli studi, portiamo la calza fuori ci arrampichiamo su una scala di sicurezza e da un pianerottolo svolgiamo tutta la calza che, grande emozione, non è  bella ma bellissima!

Finisce la ripresa, usciamo dagli studi e ritorniamo a Roma nei pressi del Vaticano per visitare qualche bellezza architettonica romana.

Nel frattempo è  mezzogiorno, entriamo in una pizzeria e ordiniamo, il cameriere che ci serviva era simpatico ed era particolarmente attratto ed incuriosito da don Roberto, difatti lo guardava e lo rimirava.

Dopo aver preso confidenza con il gruppo ha confessato la sua curiosità nei confronti di don Roberto,  dicendo che in mattinata aveva visto in televisione a Uno Mattina un frate che era uguale identico a don Roberto.

Vi lascio immaginare quanto abbiamo riso, ma in particolare vi lascio immaginare il fragore emesso da Rolando.

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